APPROFONDIMENTI
Inchiesta condotta da REPORT (RAI 3) che ci apre gli occhi sui diamanti da investimento
PUNTATA DEL 17/10/2016 OCCHIO AL PORTAFOGLIO: REPORT
"In banca è sempre più facile trovare il promoter finanziario che propone diamanti come investimento sicuro, sono considerati bene rifugio per eccellenza. Non tutte le banche però ci dicono che il prezzo che paghiamo per acquistare il diamante è il doppio del valore di mercato. Quanto sono trasparenti questi investimenti? Non dicono neppure che per l’investitore rivendere il diamante è praticamente impossibile e l'unica strada è affidarsi a chi glielo ha venduto, pagando però una salata commissione. Alla fine chi guadagna sempre, a prescindere dell’esito dell’investimento sono sempre loro, le banche."
Antitrust: multa di 15 milioni di euro a 4 banche e 2 imprese per la vendita di diamanti
Le società, la Intermarket Diamond Business (Idb) e la Diamond Private Investment (Dpi), commerciavano con modalità "gravemente ingannevoli e omissive". Sanzionate Unicredit, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena
L’Antitrust ha multato con oltre 15 milioni di euro quattro istituti bancari e due imprese per la vendita di diamanti da investimento con modalità “gravemente ingannevoli e omissive”. Le società incriminate, la Intermarket Diamond Business (Idb) e la Diamond Private Investment (Dpi), fornivano indicazioni non corrette riguardanti il prezzo di vendita dei diamanti e l’andamento del mercato, presentato come “stabile e in crescita“. Un investimento dunque sicuro e facilmente riscattabile, visto “l’agevole rivendibilità dei diamanti“, che secondo le imprese aveva una “tempistica certa”. Le pietre preziose erano vendute attraverso gli istituti di credito che presentavano l’investimento come bene rifugio, garantendo “ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale delle due società e determinando molti consumatori all’acquisto senza effettuare ulteriori accertamenti”. Le banche oggetto delle sanzioni sono Unicredit, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena.
Le due istruttorie dell’Autorità hanno evidenziato che le quotazioni di mercato “erano i prezzi di vendita liberamente determinati dai professionisti in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra”. Tradotto, i broker sceglievano il costo e lo alzavano a loro discrezione senza rifarsi agli indici internazionali. La liquidabilità, invece, era legata esclusivamente alla possibilità che “il professionista trovasse altri consumatori all’interno del proprio circuito”. Contestata dall’Antitrust anche la violazione da parte delle due imprese dei diritti dei consumatori nei contratti in merito al diritto di recesso. Le sanzioni comminate dall’Autorità sono state di 15,35 milioni di euro divisi nei due filoni: nel primo caso 9,35 milioni (2 a Idb, 4 per Unicredit, 3,35 per Banco Bpm), nel secondo 6 milioni (1 a Dpi, 3 per Banca Intesa, 2 a Mps).
CIRCOLARE BANCA D'ITALIA
Operazioni di compravendita di diamanti effettuate attraverso gli sportelli bancari
"...La Banca d'Italia sottolinea quindi che è importante che i potenziali clienti ricevano dalle banche che propongono la vendita di diamanti le informazioni necessarie a effettuare le operazioni in modo consapevole e che alle banche spetta di porre in essere tutti i controlli necessari ad assicurare che questa attività venga svolta nel pieno rispetto delle regole."
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